Grazie alla sua storia millenaria il Gorgonzola Dop è considerato uno dei formaggi più rappresentativi del nostro Paese e in letteratura come nel cinema sono numerose le citazioni che lo riguardano, sia in Italia che all’estero.
Già alla fine del XVI secolo, il poeta Gabriello Chiabrera in un suo sonetto descrive così un certo tipo di cappello dalla particolare forma a cilindro: “Parea fatto per un di Gorgonzola”. Accostando la forma del copricapo a quella del noto erborinato, ci rivela quanto fosse diffuso in quella zona, già in quel periodo, il formaggio Gorgonzola.
Spostandoci in Irlanda, James Joyce lo nomina nell’”Ulisse” in cui il protagonista, Leopold Bloom, ordina un sandwich al Gorgonzola e senape al Davy Byrnes Pub, storico locale di Dublino dove si può gustare ancora oggi scegliendo il “Green Cheese Sandwich”. Se volete riprodurlo a casa si comincia imburrando il pane insieme ad un velo di senape, poi si aggiunge, su una delle fette, un paio di foglie di lattuga, il pomodoro e il Gorgonzola Dop. Spolverate generosamente di pepe e, infine, chiudete con la seconda fetta.
Nel mondo del cinema uno dei film italiani che ha rappresentato meglio la forte identità del Gorgonzola Dopè stato “Benvenuti al Sud”. Nella famosa pellicola cinematografica del 2010, l’erborinato italiano viene scelto per rappresentare la cultura gastronomica del “nordico” Claudio Bisio in contrapposizione alla Mozzarella di Bufala Campana Dop, formaggio feticcio del napoletano Alessandro Siani. La simbolica querelle ha avuto così tanto successo che durante le riprese del sequel, “Benvenuti al Nord”, i Presidenti delle Provincie di Salerno e Novara e il Presidente del Consorzio per la Tutela del Formaggio Gorgonzola Dop hanno sancito un simpatico gemellaggio gastronomico tra Nord e Sud.
L’anno scorso anche il lungometraggio animato candidato agli Oscar, “Luca”, ha citato il Gorgonzola Dop. “Santo Gorgonzola!” è una delle esclamazioni che i due ‘mostri marini’, Luca e Alberto, imparano dalla giovane umana Giulia, che invece delle parolacce usa in modo buffo e assai simpatico i nomi comuni di alcuni dei principali formaggi italiani rendendoli così assoluti protagonisti della pellicola.