Negli anni Trenta del secolo scorso su una produzione complessiva nazionale di formaggio pari a circa 2 milioni di quintali, la produzione di Gorgonzola aveva toccato il suo record con ben 270.000 quintali. Si trattava del 13,5% di tutta la produzione casearia nazionale; sempre in quel periodo, oltre il 60%, ovvero 162.000 quintali, già prendeva la strada dell’estero.
Esportazione
La produzione
Il record
Il Gorgonzola si affermava sempre più sulle tavole inglesi e francesi e nello stesso ristorante della Camera dei Comuni a Londra, così come pubblicato sui quotidiani dell’epoca, era consumato con forte prevalenza sugli altri formaggi.
Gli italiani, assai meno numerosi di oggi, ne consumavano 370 grammi a testa.
L’esportazione
Il 36% circa (20.000 quintali) è destinato all’esportazione. I principali paesi consumatori sono la Germania e la Francia, che assorbono più del 50% dell’esportazione totale. Seguono la Svizzera, il Regno Unito, i Paesi Bassi, i paesi scandinavi e la Spagna per l’Europa, quindi gli Stati Uniti e il Canada. Segnali significativi vengono anche dall’Estremo Oriente e dall’Australia: Giappone, Corea del Sud si dimostrano paesi dove i formaggi italiani riscuotono maggior successo.
L’estero
Il Gorgonzola ha comunque il merito di essere nei primi posti nell’esportazione casearia nazionale per i formaggi prodotti con latte vaccino.