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Zona di produzione

zone di produzione gorgonzola

La leggenda narra che a “inventare” il formaggio Gorgonzola fu un casaro dell’omonimo paesino alle porte di Milano. Oggi il Gorgonzola viene prodotto in massima parte a Novara, che dal 1970 è anche sede del suo Consorzio di Tutela, ma non solo!

Forse non tutti sanno che solo il latte appena munto proveniente dagli allevamenti bovini delle provincie di Novara, Vercelli, Cuneo, Biella, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Monza, Pavia e Varese, Verbano-Cusio-Ossola e il territorio di Casale Monferrato può essere utilizzato per produrre il formaggio Gorgonzola conferendogli la denominazione d’origine protetta.

Il legame che lega il Gorgonzola DOP al suo territorio d’origine è, dunque, indissolubile.

NOVARA

La primavera è il periodo dell’anno ideale per visitare il Novarese, patria del Gorgonzola e terra ricca di riso e altre prelibatezze. “La terra degli aironi”, così Dante Graziosi (1915-1992) descriveva il Piemonte orientale dal suo Molino della Baraggia. Oggi allo scrittore è dedicato un itinerario cicloturistico letterario, ottimo spunto per partire alla scoperta di risaie, rogge contornate da filari di pioppi, cascine e castellazzi raggruppati in piccoli borghi.

Zona di produzione 2 Gorgonzola

PAVIA

Pavia può essere raggiunta in bicicletta da Milano in un paio d’ore percorrendo il naviglio pavese. Era nota anche col nome di “città delle cento torri”: un tempo infatti se ne contavano circa 78 usate come difesa e come simbolo di rivalità tra le famiglie storiche.

Pavia

BERGAMO

Il modo migliore per immergersi nelle atmosfere di questo piccolo gioiello architettonico lombardo è raggiungere Bergamo Alta a bordo del mezzo più affascinante della città: l’antica funicolare che da 120 anni collega il centro di Bergamo con la Città Alta, ed in particolare con Piazza delle Scarpe che nel ‘400 era adibita alla vendita delle calzature.

Bergamo

CREMONA

Per conoscere Cremona, il luogo da cui partire è certamente la suggestiva Piazza del Comune, su cui affacciano i principali monumenti cittadini: il Duomo con i suoi differenti stili architettonici; il Torrazzo, la torre campanaria in mattoni più alta d’Italia; il Battistero e la Loggia dei Militi, uno degli edifici più antichi di Cremona.

Cremona

BRESCIA

Secondo comune della Lombardia per popolazione dopo Milano, le origini di Brescia risalgono a più di 3200 anni fa. La “Leonessa”, soprannominata così da Carducci per l’attaccamento dimostrato verso la repubblica veneta, possiede un patrimonio artistico e architettonico, soprattutto di epoca romana e longobarda, talmente ricco da essere stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio mondiale dell’umanità.

Brescia

LODI

Lodi è un importante centro nella produzione lattiero-casearia. In virtù di un territorio, prevalentemente votato all’agricoltura e all’allevamento, è sede della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Milano e del Parco Tecnologico Padano, uno degli istituti di ricerca più qualificati a livello europeo nel campo delle biotecnologie agroalimentari.

Lodi

MONZA

E’ stata la capitale dell’Impero longobardo (la corona dell’imperatrice Teodolinda è ancora oggi conservata nella cappella del Duomo), la residenza estiva della casa reale austriaca alla fine del ‘700 e dei Savoia nell’800. Insomma, Monza ha visto passare molte teste coronate nel suo glorioso passato. Oggi la cittadina alle porte di Milano è una delle aree più produttive d’Europa.

Monza

LECCO

Inaugurato alla fine del 2019, il nuovo percorso museale con la Casa Museo al piano inferiore e la Galleria d’Arte al piano superiore, si trova nel rione del Caleotto, vicino al centro. E’ qui che Alessandro Manzoni trascorse la sua infanzia e giovinezza, prima di andare a Parigi dalla madre Giulia Beccaria. Da queste stanze poteva ammirare le montagne lecchesi e le calme acque del fiume Adda e del lago di Como: un territorio diventato scenario di una delle storie d’amore più conosciuta al mondo.

Lecco

COMO

In città esistono due installazioni che omaggiano un comasco illustre, Alessandro Volta, inventore della pila. Il primo è il Tempio Voltiano, edificio del 1927 in stile neoclassico eretto per celebrare Volta nel centenario della sua morte. Ad accogliere i visitatori due statue una di fronte all’altra, la Fede e la Scienza. Nella sala centrale al piano terra sono esposti gli apparecchi, gli strumenti e i dispositivi utilizzati dallo scienziato. La seconda installazione voltiana è la scultura “The life electric” del 2015, disegnata dall’archistar Daniel Libeskind e posizionata sulla diga foranea.

Como

MILANO

Il centro urbano di Milano si è sviluppato nel corso dei secoli, attorno al primo nucleo celtico (590 a.C.) che corrisponde all’attuale Piazza della Scala da cui parte simbolicamente la nostra passeggiata meneghina per il centro cittadino. Qui dal 1778 sorge l’omonimo teatro in stile neoclassico, disegnato dal Piermarini, uno dei teatri lirici più noti al mondo, anche se non il più antico, che deve il suo nome nient’altro che alla Chiesa di Santa Maria alla Scala demolita per far posto al teatro.

Milano

VARESE

A 60 km da Milano si trova la “città giardino”, ovvero Varese, ideale da visitare anche nei mesi più caldi grazie al vicino lago e ai tantissimi spazi verdi presenti in città (da qui il soprannome). Inoltre, non tutti sanno che Varese è adagiata su sette colli proprio come Roma!

Varese

VERBANO-CUSIO-OSSOLA

La provincia piemontese del Verbano-Cusio-Ossola, detta “la provincia azzurra”, è una meta imperdibile per tutti gli amanti della natura grazie ai due laghi tra cui è incastonata (lago d’Orta, o Cusio, e il Maggiore, o Verbano), i parchi, i giardini botanici e le terme. Il suo paesaggio l’ha resa una delle mete più battute dal turismo internazionale amata da poeti come Flaubert, Dickens e Stendhal.

BIELLA

Passeggiando per il piccolo centro cittadino si può ammirare il Battistero, la Cattedrale, il Campanile di Santo Stefano e tante bellissime ville e palazzi di diverse epoche storiche. Anche fuori città le mete turistiche non mancano, soprattutto dal punto di vista ambientale e naturalistico. Parliamo dell’Oasi Zegna, del Parco della Burcina e della riserva naturale delle Baragge (che comprende anche Novara e Vercelli).

Biella

CUNEO

Cuneo è soprannominata “capoluogo della Granda” perché è la quarta provincia italiana per estensione. Sorge presso la confluenza dello Stura e del Gesso da cui la caratteristica conformazione a cuneo che ne ha ispirato il nome. Pare che quest’area, riparata dai due fiumi, fosse stata scelta come rifugio per sfuggire alla vessazioni dei marchesi del Monferrato e di Saluzzo da parte dei contadini che vi si insediarono insieme ad alcuni fuggiaschi milanesi.

Cuneo

VERCELLI

Da non perdere ovviamente la visita alla celebre Certosa di Pavia, complesso monumentale storico che comprende un monastero e un santuario. Si trova nel comune omonimo di Certosa di Pavia, circa otto chilometri a nord del capoluogo di provincia. Edificato alla fine del XIV secolo per volere di Gian Galeazzo Visconti, signore di Milano, in adempimento al voto della consorte Caterina e come mausoleo sepolcrale della dinastia milanese, assomma in sé diversi stili, dal tardo-gotico italiano al rinascimentale. La sua costruzione richiese circa 50 anni e fu completata alla fine del 1400.

Vercelli

LA ZONA DI CASALE MONFERRATO

Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, è un importante centro sin dall’epoca romana. Francesi e spagnoli se lo contesero, tra il 1600 e il 1700, e durante il Risorgimento fu uno dei baluardi contro l’Impero austriaco. Il suo sviluppo si arrestò solo con lo scoppio della seconda guerra mondiale, ma riprese subito dopo grazie anche alla ricostruzione del ponte sul Po, che era stato bombardato durante il conflitto. La città continuò ad espandersi e si insediarono nuovi stabilimenti industriali.

Casale Monferrato
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